Bellissima riproduzione del fucile garand.
ATTENZIONE NON E' UN' ARMA DISATTIVATA ,MA UNA RIPRODUZIONE UN GIOCATTOLO A TUTI GLI EFFETTI
I materiali di cui e' costruito sono ferro e legno,la cassa e' in legno, tutti gli altri pezzi sono riprodotti fedelmente in alluminio e ferro.
Il fucile scarrella come l'originale tirando l'otturatore va in avanti e dietro.
Scatola di scatto simula anche lo scatto del percussore
Ottimo prodotto per renactor e manichini.
Non è la solita replica senza particolari mobili.
CENNI STORICI
L'M1 Garand, il cui nome originale in produzione era United States Rifle, Caliber .30, M1, è stato il primo fucile militare semiautomatico a presa di gas (ovvero con i gas di sparo che vengono recuperati per riarmare l'otturatore e ricaricare) ad essere consegnato in servizio per la fanteria nella U.S. Army. Costruito inizialmente dalla Springfield Armory andò a rimpiazzare ufficialmente lo Springfield M1903 come fucile d'ordinanza standard nel 1936, e a sua volta venne sostituito dall'M14 (derivato dall'M1) nel 1957. Il fucile M1 è stato usato massicciamente nella seconda guerra mondiale, nella guerra di Corea e, più limitatamente, nella guerra del Vietnam. Divenuto il fucile d'ordinanza del soldato americano, diede ottima prova in tutti i teatri di guerra e si guadagnò la fama di arma efficiente, robusta e precisa. Non era comunque esente da difetti: il caricatore conteneva solo 8 colpi e il sistema di caricamento dall'alto, tipo Mannlicher, era criticabile e talvolta fonte di inconvenienti.
La gran parte degli M1 prodotti furono consegnati alle truppe americane, sebbene molti vennero prestati ad altre nazioni e ricamerati, nel dopoguerra, nel calibro 7,62×51 mm; oggi è utilizzato da diversi drill teams ed è un'arma da fuoco civile molto popolare.
Il termine "Garand" viene pronunciato alternativamente [gûr-ǎnd'] o [gâr'-ənd], tuttavia i discendenti e gli amici stretti di John Garand, il progettista, generalmente si trovano d'accordo sulla seconda versione.
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È sottile e ben bilanciato, il calibro è .30 pollici (7,62x63 mm), mentre 06 si riferisce all'anno di adozione della munizione in quel calibro (1906) ha una lunghezza di 110,7 cm, pesa 4,3 kg, il caricatore bifilare contiene 8 cartucce, il proiettile ha una velocità iniziale di 855 m/s. Gli accessori principali sono la baionetta e un tromboncino lancia bombe che si innestano sulla canna. Esiste anche un modello speciale, modificato per tiratori scelti, prodotto in piccole quantità in due versioni successive denominate M1C – M1D. Secondo molti fu il fucile che vinse la guerra perché a differenza dei Kar98K tedeschi, gli M1 americani potevano sparare 8 colpi in modalità semiautomatica (semiautomatica vuol dire che sparavano un colpo alla volta ma senza bisogno di ricaricare manualmente, quindi si potevano sparare fino a 8 colpi in rapida successione).
Un problema minore derivava dal fatto che, esauriti i colpi, il fucile emetteva un forte rumore metallico, dovuto all'espulsione del clip, lasciando intendere al nemico che il fucile andava ricaricato. Durante la seconda guerra mondiale si diffuse infatti la leggenda che i soldati giapponesi, dopo aver attaccato una pattuglia di americani, si nascondevano nella giungla e aspettavano quel rumore per attaccare di nuovo. (In realtà pare molto difficile che i soldati nemici riuscissero a sentire il rumore dell'espulsione del clip nella confusione di uno scontro a fuoco e questa sembra più che altro una notizia falsa diffusa dai detrattori dell'arma). L'unico problema derivante dall'espulsione del caricatore è che un soldato non molto addestrato può mettere il pollice in una posizione non corretta e ferirselo al momento dell'esaurimento dei colpi.
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PRODOTTO OPZIONALE ACQUISTABILE SEPARATAMENTE
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